Ti è mai capitato di scrivere un post che non suscita reazioni?

A me è capitato di scrivere post che non suscitavano alcuna reazione. Anzi, all’inizio mi capitava sempre e sai perché? Perché chi è alle prime armi non sa mai bene come si scrive un post su Facebook o su Instagram né sa cosa sia meglio scrivere o non scrivere su LinkedIn. Quello che con il tempo ho capito, è che i miei post cadevano nel vuoto perché io mi trinceravo dietro le parole: ero schermata. Cioè, io non c’ero proprio dentro i primi post, perché mi concentravo sui tecnicismi per dimostrare che ero brava. Scrivevo di un determinato argomento da giornalista super parte alla vecchia maniera. In pratica, assente dal testo.

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Piano piano, con l’esperienza ho capito che la scrittura sui social è come un filo rosso che collega quello che siamo come persone al mestiere che abbiamo scelto di fare e di comunicare online, in quel flusso di parole che:
🌿 trasmettono i nostri valori,
🌿 arricchiscono le conoscenze di chi ci legge (o almeno ci provano),
🌿 riflettono la nostra competenza,
🌿 generano la fiducia nei nostri clienti.


Quando scriviamo un post o un articolo sui social abbiamo bisogno di trovare il nostro equilibrio nel raccontare e raccontarci online. In modo da trovare la nostra misura nel trasmettere valori, competenze e saperi in modo emozionale, efficace e vero.

Perché le persone hanno bisogno di conoscerci e di riconoscersi nella nostra esperienza, per avere voglia di entrare in relazione con noi, con un semplice like o un commento. Perché i social in fondo SONO relazione.